venerdì 19 settembre 2008

E io pensavo fosse solo la maestra...

Ho ricevuto una mail contenente il testo che allego, ho verificato quanto scritto e sono amareggiato nel vedere che questo baratro in cui si è ficcata l'Italia non ha fondo:

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Carissimi/e,
ieri sera sono stata all'assemblea cittadina alla GAM di Torino sulla scuola, organizzata dal coordinamento genitori e dal movimento dei 500.
Da quello che è emerso, la situazione è ben peggiore di quanto pensassi.
La verità è che il governo sta vendendo fumo, dando grande rilevanza a cose risibili, quali il grembiule o il voto in condotta, per far passare in secondo piano l'affossamento sistematico della scuola pubblica, con il chiaro e unico scopo di tagliare 8,5 miliardi di euro (del resto cosa aspettarsi da un ministro dell'Economia che dichiara: "la scuola non
dev'essere al servizio di famiglie e studenti"? - La Stampa 8.09.08).

Questo è il riassunto (scusate, vado a memoria, quindi perdonatemi eventuali inesattezze):

1. Decreto legge 112 del 1°settembre 2008: MAESTRO UNICO alle elementari.

Questo significa 24 ore settimanali (4 al giorno dal lunedì al sabato, oppure 5 dal lun al giov e 4 il venerdì) per le materie fondamentali (22 con il maestro più 2 di religione). Il resto (se ci sarà) sarà affidato o a cooperative o a maestri in esubero, che organizzeranno corsi a pagamento.
Risultato: i bambini avranno 1 maestro di riferimento e una miriade di altri insegnanti (e compagni, perchè naturalmente per i corsi pomeridiani le classi verranno accorpate). Chi potrà, sceglierà i corsi migliori (più costosi) dentro o fuori la scuola, gli altri si arrangeranno.
Oppure si andrà a casa a pranzo, come 30 anni fa, con buona pace delle mamme lavoratrici.
L'opinione comune che "tanto una volta c'era il maestro unico e siamo cresciuti tutti" si scontra con la realtà di materie che una volta non si facevano (inglese, informatica, teatro, musica) e che non tutti sono in grado di insegnare e, soprattutto, con la presenza, ogni anno maggiore, di bambini con problemi e/o non parlanti l'italiano.
Scompariranno le compresenze, i laboratori e le uscite didattiche (per le quali è necessario un adulto ogni 15 bambini).


2. Disegno di legge Aprea (dei giorni scorsi, ma non ricordo la data esatta): trasformazione delle scuole (dalle elementari in poi) in fondazioni.

Questo è, forse, ancora più grave: scompariranno i consigli di istituto o di circolo, per far posto a consigli l'amministrazione, ovviamente presieduti da chi deciderà di mettere i soldi. Questi consigli avranno il potere di assumere (e licenziare) gli insegnanti, stabilire se e in che misura genitori e studenti possano esservi rappresentati, decidere le linee di indirizzo della scuola per quanto riguarda i programmi, introdurre tasse di iscrizione e frequenza.
Ciò significa la TOTALE DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA.


3. Decreti legge in preparazione (sono già stati annunciati, usciranno a breve):

- RIDUZIONE delle ore nella SCUOLA MEDIA da 32 a 29 (erano già state ridotte da 37 a 32 dalla Moratti), peraltro con l'introduzione di una materia in più, l'educazione civica (anche se questa è una materia importante).

- RIDUZIONE degli anni di scuola superiore da 5 a 4.

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